Quante volte hai accompagnato i movimenti del mio capo
per risultare più comodo e confortevole al mio riposo
e quante volte dopo essere stato bruscamente allontanato
mi hai osservato mentre il bisogno di dormire mi assaliva.
Troppo spesso hai assorbito all'interno delle tue fibre
le mie lacrime regalandomi la sensazione che due mani amiche
fossero sempre pronte a consolarmi.
Mi hai sempre riparato dagli spettri della notte e ti sei mostrato
un'arma sicura e non mi hai mai colpevolizzato
per il fatto che non ti ho mai considerato un amico.