Vento
spingi
questo mio mantello lontano
agli antipodi di meste inferriate
ululando in un crescendo
di vortici. Spargi fertili semi affinchè
nuovo vigore possa nascere
dai tuoi cupi boati. Vento, avvolgimi
nel tuo cono arcuato, proteggimi dai giorni calmi
rotti solo dal frinire delle locuste.
Vento
alleato rumoroso, scopa dell'universo, mettimi
a testa in giù affinchè possa osservare la mia linfa
ad occhi sbarrati.
Sentinella degli spiriti, scuoti il mio
ruvido torpore
intorpidito
da ipnotiche
cantilene.
Vento, soffia impetuoso, risucchia
i miei umori
in un calmo
occhio
del ciclone.