Marzo ora
vai incontro al mio cielo...
E il tuo sbuffo non m'impressiona
pur se ti scontri con strambe alchimie
nel fiato che s'accorcia dell'inverno.
Belle giornate infili quasi per caso,
nuvoloni di baldoria di pioggia e vento
poi insegui,
per essere giocoso o impertinente
tra l'algida mano
di penombre serali, o il fiore annunciante
la leggiadra primavera
che incede già di danza malgrado te.
Marzo nervoso oppure sorridente,
mai deciso sei qui
con gorgheggi di sole sul mio viso
e rincorse d'ombre grigie... all'orizzonte.
Sei come il mio cuore e tu non lo sai.