Notte, sorella consolatrice di stupidi deambulanti uomini soli...
Umida la tua carezza, profondo il tuo suono...
Notte, dolce sensazione di misera libertà,
notte, custode dei miei misfatti, fidata ma traditrice!
le tue luci immense e artificiali, o notte, sono come le lacrime,
inutili affanni di normalità...
Notte, quante volte t'ho sacrificata all'altare del dolore
e quante volte ancora, nel suo caldo abbraccio, ho desiderato che non mi lasciassi mai... notte...
dolce sensazione di misera libertà.
a te, notte, il mio pensiero stanotte... perché tu sia musa per gli animi gentili,
a te la mia buonanotte, o notte!