Filtrano le tue parole affettuose,
tra lo spessore del bozzolo
che mi racchiude,
le ascolto
e mi danno
la forza necessaria
per romperlo.
Dammi ancora del tempo,
lascia che in solitudine
scali la montagna del "dio",
che tolga dalle mie ali
il colore rosso
di ferite antiche
e sempre aperte,
lascia che i colori
del cielo
le tingano
con sprazzi di sereno.
Attendi paziente
nel vento dell'inverno
il mio ritorno.
Non chiudere la finestra,
lascia aperto uno spiraglio.
Nel tuo giorno quieto
di primavera, aprila,
volerò da te,
mostrandoti
le mie nuove ali.