fosti, mio amore, il mio tempo fosco
la mia terra soffusa di tinte d'ombra
il sole rimase sempre alle spalle
e divenni arsura di luce
antro di arpie
mutai la mia pelle
scopristi il velo della mia nudità
e profanasti il silenzio del mio colle
ad ogni giorno l'arpia
si affacciò sull'orizzonte
per spaventare la luce
lasciai che la spina lacerasse
la carne dei miei fianchi
e mi nutrii del sangue
che gemette poesia... goccia a goccia...
fosti, mio amore,
la mia ala spezzata, che ci impedì di volare
lontano, in verticale
dove ci avrebbe inseguito il sole