L'aereo reo
d'esser partito
mi mostra il medio dito,
seduto a fianco alla paura
mi guarda, ghigna spaventata
ci sfido, andiamo giù in picchiata.
E picchiato son io,
seduto su 'sto coso,
mi guarda, prega anche Dio,
chi ci starebbe al posto mio?
In un secondo
da là in fondo
arriva un signore,
mi prende s'aggancia,
dice "Cos'è 'sto odore?"
"E da me che vuoi,
ho mal di pancia"
Dal comandante
un avviso importante,
parla della stiva
non capivo niente,
poco s'intuiva.
Evaquazione d'urgenza,
io, credendo fosse quella
di Simone Scienza,
sgancio lampi, fulmini, saette
tutto succede, povera toilette.
"Cessata" la tempesta,
raccolto quel che resta
il tempo è alle strette.
Rientro in sala
il secondo inizia
si spegne la luce.
Vi vedo perplessi
voi che leggete
allor vi ho fatto fessi,
vabbè lo sapevate,
a me piace tanto propinar ca.. ate.