Non ancora al tramonto
della vita
tu, ti chiudevi
come un fiore a sera
E la mattina
non vedevi l'ora
di aprire la finestra:
l'aria era uggiosa,
come quando piove
io ti dicevo:
mamma,
tu sei mesta, non parli, ascolti...
È per via del sole?
Tu, con un cenno appena
della testa, mi rispondevi:
figlia, tu sei sola;
lascia che splenda
nel tuo cuore il sole
e non dicevi niente
del grigiore
che appannava i tuoi giorni.
Tu, conoscevi,
più di ogni altra cosa
il focolare,
rondinina a sera
ed eri ignara
tu, d'ogni altra cosa:
eri una rosa
messa in un bicchiere.
Nei tuoi germogli
avevi concentrato
le tue speranze,
tutte le tue attese.
Mi fu precluso
di farti felice
e avrei voluto
darti la mia gioia.
Tu, mi guardavi:
non dicevi niente:
portavi
la mia croce
oltre la tua.
Madre,
indossasti
un unico vestito
per i giorni festivi
e i dì feriali
e furono i tuoi giorni
tutti uguali, finché,
sfiorita,
deponevi le ali:
possa il mio pianto
farti rinverdire.