Nasce una bambolina con occhi di orizzonti rosa,
manine modellate di vezzi e piccole labbra
spiragli di stanze ancora chiuse...
muove i suoi passi su dune e su canti, di deserto e di mare
va verso il sole che l'attende
dal principio di sempre,
ma incontra la luna
una magica metamorfosi spiega le sue gambe
strade su terra vergine
un vagito e un grido di dolore all'unisono
innalzano l'inno al miracolo della vita
il tempo diffonde ancora
l'odore acre d'anime arse
di spiriti senza catene
che incisero nella roccia un nome:
Donna
Dio plasmò d'argilla armonia, amore e favo di miele
ma c'è una creatura dal volto gentile e il cuore rapace
si nasconde alla luce e si aggira nelle ombre,
spietata si nutre delle sue sorelle
È la Donna...
Una voce sapiente, canuti capelli, madre di madri,
ghirlanda di luce e di antica bellezza
stringe nelle mani il suo tempo
e quella bambina dagli occhi di orizzonti rosa...
È la Donna...