Quel tono grave!
Quella pesantezza!
Allora? !
Non ci vuole niente a dire
forse sarà la pioggia
questo sapore
che dovrebbe essere già sentito.
Stranamente ricomincia l'autunno
le scarpe per strada
scricchiolano sul terriccio.
La gente.
Forse è notte.
Che vuole ricominciare come l'autunno.
Fischietti?
Il tuo cervello t'irride.
Passa oltre
a ciccare la cenere.
Una specie di pace.
Ma come?!
Che pace?
Desideri!
E la notte potrebbe anche
fermarsi del tutto allora
senza quel tono grave.
Leggera
come tutto ciò che rimane sospeso
sospeso
sospeso
una parola!
Non è la felicità.
Non è la gioia.
Non allontana quel ridondare di voci
sopra i passi scricchiolanti
Questo vuoto.
non allontana la noia.
poi finalmente
il silenzio.
Non della morte, patetica.
Il silenzio delle narici
sugli odori della primavera
sui colori...
Ora mi alzo
vado di là.
Poi torno ed è un'altra cosa
di nuovo le parole.
Macché parole! Ansia e sospiri.
Lo vedi?
Il tempo come si traveste
sfila
davanti agli occhi
come quando ci combattevano la noia dei primi giorni.
Il tulipano rumoroso.
Niente.
Uno scorrere senza senso.
Per imparare...
Non c'è scampo
se non tra la folla.
Per strada.