schiudersi all'acqua
le macchie di verde, diventano tutt'uno e
s'immergono nella pioggia
da mille rivoli, le piante bevono
un vagabondo alato, sotto un ramo, guarda
il muro di cristalli acquei sospesi per un battito di ciglia
quindi, baciano la terra e
vi s'immergono
musica, compone musica il bosco
con suoni d'archi, violini e ottoni
applausi a torrenti, elargiscono le foglie
la terra una volta sazia
diventa anch'essa strumento fino a quando
Maestro Vento, s'alza e soffia ordini
si ritirano le plumbee nubi
tace la pioggia e cessano gli applausi
di un mezzo tono, s'abbassa la voce della cascata
gli ottoni del tuono, finiscono al libitum
un'altro comando del Maestro
il violino del passero, improvvisa un'intonato allegretto
in onore di padre Sole
mentre un gruppo di attardate gocce
con la complicità di qualche foglia
applaude timidamente