Vestivo di rosso il mio viso
cercando il tuo sguardo,
tra mille fogli e tra mille voglie.
La tua rosa nera.
Le mani come elastici
si intrecciano in un groviglio di dita
sorprese da chi,
in quel mondo,
non aveva ragione di esistere.
Nei tuoi occhi scorgevo il mio volto che
ti rubava il respiro,
lo custodisco nel petto
accanto al martellante muscolo dell'amore.
Giungeva quel bacio sognato
tra bestie blu ed arancioni
bagnato da bianchi fiocchi e fredde gocce che,
come lacrime
nascenti dallo stomaco e non dagli occhi,
privavan quei giorni del natural colore
indecise nella discesa
tra gioia e dolore.
L'angoscia mutava,
prendendo coscienza,
di quel giorno speciale che
più nulla spaventa.
Sei TU.