Ho guardato negli occhi di un uomo,
questa mattina era l'alba che pesava sulla nebbia,
ci ho visto la stanchezza di un lungo viaggio,
la fatica di una eterna salita.
Ho scorto il distacco, da quello che era e forse non è più,
ma che non dimenticherà mai di essere,
ho sfiorato la sua mano che si regge per non cadere,
guarda fuori, ma non so cosa vede: se la città che scorre,
come me,
o se pensa.
Ho visto brillare una luce, ci ho visto strade e venti e sabbie,
interminabili, profondi occhi neri che guardano fuori,
dal finestrino.
E vede quello che vedo anch'io. Come me. Come noi.
Si ferma il tram e scendiamo, prendiamo strade diverse,
guarda per terra e sospira. Ripensa.
Vede la signora in pelliccia che si alza e cambia posto.