Le ore di ieri che sfuggono
e l'erba si fa più verde, è il
grano maturato al sole del picco.
Stanotte ti sognai, lesta battevi
il portico, la polvere ancora ti
minacciava, era creta scomposta
nel rifugio allunato in collina.
Ora il suono diverso demorde
dal ciglio, il nostro incontro
difende il mutare reciproco e
ieri non eri che il sogno di oggi.
La creta impastata è pulviscolo,
solo i morti confinano al vento
parole non nuove, ma sanno
delle cime il lento espandersi.
Così dicevi quando l'erba era
rifugio di ossa, ora che sei tu
quel frusciare assali le mie ore.
l'autore isabella zangrando ha riportato queste note sull'opera
Alcuni tratti dell'ispirazione visiva dell'opera la devo a Gabriele Marchetti, le cui poesie sono continua fonte di riflessione. Ho voluto fare mie certe suggestioni, spero di esserci riuscita.