Se fanciulli e fanciulle
fossero i sentimenti,
mi piacerebbe esser
la più bella di tutte.
Mi vestirei di ghirlande
per conquistare l'odio,
e suadente ed ammiccante
lo porterei lontano.
Con fare conturbante
lo legherei per sempre,
al mio viso, al mio corpo,
alla mia mano tremante.
E procedendo sicura,
senz'alcuna paura,
lo porterei sulla bocca
del più alto vulcano.
Lo accarezzerei con passione,
e resterei in attesa
che una grande voragine
s'aprisse sul fondo.
E con la forza dell'amante,
lo spingerei nel baratro,
consumando con lui
il nostro ultimo atto.
Il mio nome è pietà,
ed ora sarei santa
e complice occulta
dell'amore del mondo.
Non ci sarei più io,
non ci sarebbe più rancore,
e di me non s'avvertirebbe
più alcuna urgenza.
Con la morte dell'odio
ed il trionfo del bello,
non ci sarebbe per me
alcun posto negli occhi.
Neppure una lapide,
neppure il ricordo,
messa anche in dubbio
la mia stessa esistenza.
Ed io fanciulletta,
con poche ghirlande,
salvato avrei il mondo,
sacrificando me stessa!