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Chissà
Chissà cosa pensa il mare,
nel suo agitarsi infinito,
quando si sente osservare
da chi la meta ha smarrito.
Chissà cosa pensa il sole,
mentre stanco tramonta,
di chi consuma le suole
per inseguir la rimonta.
Chissà cosa pensa il vento,
quando soffia il suo canto,
sullo sguardo sgomento
di chi versa il suo pianto.
Chissà cosa pensa la luna,
mentre diffonde clemenza,
sull'approdo di fortuna
che chiamiamo esistenza.
Chissà cosa pensa una rosa
del nostro cuore ansimante,
che ha la sorte per sposa,
ma dei sogni è l'amante.
Chissà cosa pensa gennaio
della nostra folle speranza
che anche sopra il ghiacciaio
non si interrompa la danza.
Chissà cosa pensa la gioia
quando non ci accorgiamo
che la vita è anche il boia
a cui la testa porgiamo.
Chissà cosa pensa il mattino
della nostalgia forte,
bella come un bambino,
già gelida, come la morte.
Chissà cosa pensa la speranza
quando esigiamo tempi migliori
dimenticando che è abbastanza
che ci siano tempi ulteriori.
Chissà cosa pensa la pace
quando osserva che in terra,
c'è un uomo che giace
a cui fa veglia la guerra.
Chissà cosa pensano le mani
mentre accarezzano un viso,
e se, anche i sogni, domani
avranno con noi condiviso.
Chissà cosa pensa il tempo
mentre ci racconta le balle.
Perché il futuro, in un lampo
è già trascorso alle spalle.
Chissà che pensa la morte
quando costruisce mausolei,
e se ha timore della sorte
quanto noi ne abbiam di lei.
Chissà perché questi pensieri
non li ho mai percepiti
e se in futuro, come ieri,
non saranno carpiti.
Chissà per quale motivo
loro mi hanno nascosto,
qualsiasi stato emotivo
e non mi hanno risposto.
Chissà dove vanno le vite avute,
quelle consumate e deteriorate.
E dove sono le vite perdute,
sfuggite o soltanto sfiorate.
Chissà dove sono finite
le parole che non ho pensato
le persone smarrite
e i dolori che non ho provato.
Chissà. Forse mi sono battuto
per essere soltanto il risultato
di tutto ciò che non ho vissuto.
Io sono ciò che non sono stato.
E, infine, tu amore mio
chissà cosa pensi,
quando nel sonno, Dio
accarezza i tuoi sensi.
Di una cosa, però, io sono certo,
cosa ha pensato il Creatore
il giorno che ti ha scoperto.
Ha capito, da sommo ideatore,
che il nero non si cancella,
e per evitare un mondo incolore
farà mille te con la tua anima bella.
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