Reduce dagli effimeri
prati del piacere,
con passo incerto,
con deluso cuore,
ritorna il figlio
a sua paterna casa.
Tu, o padre trepido,
scruti l'orizzonte
attendendo il suo ritorno.
Ecco, lo vedi:
è lacero, smarrito,
gli corri incontro
chiudendolo
nel tuo paterno abbraccio
e lo ricrei "tuo figlio"
donandogli
l'anello d'oro
e la ricca veste del perdono.