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La ragazza del bar
Come in sogno t'incontro,
davanti allo specchio
di spalle al bancone,
ci guardiamo attraverso
scambiando sorrisi,
ti guardo i capelli
in coda di cavallo,
così per lavoro
ma sciolti al di fuori.
Bionda,
attraente,
con sorriso ch'incide
fossette su guance,
servivi clienti
come incurante
d'un tempo trascorso
consumandoti in volto.
Come una Dea
d'eterna bellezza,
a te non resisto
avviandomi al banco.
Ti chiedo da bere
ma è sete d'amore
e ti prendo per mano
strappandoti al banco
d'un mondo egoista
dove tutto è reato
cercando speranza
creandone un sogno
nel futuro arrivato.
Imbocchiamo la porta
e come d'incanto
c'immergiamo nel verde
scorrendone il prato
disperdendo vestiti.
Nudi,
come senza peccato
rotoliamo tra l'erba
sfogando emozioni
immersi in profumi
di fiori sbocciati
nel dolce rapporto
che uniti ci ha.
Uniti noi,
uniti in eterno,
con mani percorro
lineamenti d'un corpo
dal tempo ingrossato
ed in grembo tieni
il nostro futuro.
Ed ora pensieri
assieme a ricordi
d'un piccolo bar
e la dolce commessa
al banco strappata
da chi voleva
con lei il futuro,
di corse sul prato
rotolando tra fiori
e baci sul collo
con mani che scorrono
dentro a vestiti
scoprendone corpi.
Pensieri,
aspettando qualcosa,
e lo sguardo nel vuoto
aspettandone il pianto
d'un bimbo che nasce
squarciando la notte
irrompendo il silenzio
presentando il futuro
che in grembo avevi,
pensieri,
aspettandovi entrami
con lucidi occhi
e con voi sfogare
quel pianto gioioso.
Ed ancora pensieri
aspettando il domani
davanti allo specchio
di spalle al bancone
scambiando sorrisi.
Solo pensieri,
aspettando qualcuno
che ti prenda per mano
strappandoti al banco
d'un mondo egoista
dove tutto è reato.
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