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Schiava della paura!

Donna,
schiava dell'orrore.
In casa stai
ad aspettare
il volto che regala terrore.
Impaurita lo accontenti,
fai tutto
non gli basta
quel che vuole è massacrarti.
Pugni,
calci,
ferite e lividi
da giustificare in ospedale:
"Son caduta",
questa la tua scusa!
Banale e irreale
i medici niente possono fare
contro la tua finzione
convinta e impaurita.
Medicamenti,
fasciature e
subito a casa.
Da nessuno farsi vedere
non far parlare.
La paure dice
nessuno niente può fare.
Non si può giudicare questo sentimento,
datti forza!
Donna,
prova a reagire
tu puoi vincere.
La paura?
Un sentimento
vincerla è il regalo più grande.
Tu, Donna
se vuoi
sai essere un gigante...!

 

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0 recensioni:

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19 commenti:

  • Anonimo il 18/03/2010 14:37
    Sono molto scosso. La violenza in ogni sua forma, in ogni sua causa è la morte dell'anima. Condivido molto di quello che è stato scritto. L'unico mio commento si ferma, non sul tema, ma sulla forma. Trovo i versi scelti bene, anche se con scelta originale, devo dire anche molto. Versi sentiti e lo si traspira in ogni sostantivo. Buon, veramente, buona.
  • Donato Delfin8 il 18/03/2010 14:36
    Triste realtà.
    Ottima chiusa. Un grido di speranza e verità.
    Mi unisco al coro.
  • francesca cuccia il 17/03/2010 11:01
    So che un tema difficile che una sola poesia non può racchiudere ma, ho espresso il mio pensiero proprio per non dimenticare il vero dolore insieme a tanti altri.
    Ciao Mina, ricordo cosa mi hai detto delle esclamazioni, le mie poesie foglio che sia in qualche modo colloquiali e amichevoli per far capire meglio che son vicina ad ogni dolore e a chi vuole.
    La frase che hai scritto si, magari non è scorrevole il significato é quello troverò qualcosa di meglio per renderla scorrevole, grazie sempre dei tuoi consigli, un saluto Francesca.
    Grazie a tutti, per le vostre letture e gentili commenti, una buona giornata.
  • Minalouche TS Elliot il 17/03/2010 08:23
    Il tema è scottante, lo tratti a tuo modo (abbiamo parlato già di questo), personalmente non amo l'uso dei punti esclamativi, trovo che lo scrivere in versi già enfatizza la parola e l'aggiunta dei punti esclamativi (sia sul titolo che sul testo) riduce il verso ad una frase colloquiale.
    Curerei maggiormente questo passaggio:

    "Da nessuno farsi vedere
    non far parlare.
    La paure dice
    nessuno niente può fare."

    Non lo trovo scorrevole, e manca la punteggiatura.
  • tania rybak il 16/03/2010 23:41
    struggente e vera, purtroppo non tutte si sentono giganti e preferiscono subbire in silenzio, distruggendosi da sole e anche loro figli... non è facile in questi casi trovare corragio, ma si può comunque perdonare quei orribili delliti... bravissima
  • Cinzia Gargiulo il 16/03/2010 23:28
    Un tema scottante quello di questa tua ultima poesia. Non è facile per chi subisce violenza ribellarsi perchè la violenza fisica è abbinata a quella psicologica che è ancora più dannosa. Dietro alle paure di donne che subiscono ci sono tante minacce ed inoltre la legge non fa poi così tanto. Queste donne dopo una denuncia non devono essere lasciate sole ma spesso lo sono ed inoltre per denunciare devono portare addosso i segni evidenti della violenza. Ho provato io a sporgere denuncia contro il marito di una mia parente e mi fu risposto che non potevo fare nulla, credevano alla mia deposizione ma doveva andare dai carabinieri la mia parente con addosso i segni della violenza.
    Ma lei allora non volle farlo per proteggere, a suo modo, i figli, in seguito ha trovato il coraggio proprio grazie ai figli ma la legge non l'ha aiutata e lei ha conosciuto anche la miseria da cui si è risollevata da sola.
    C'è tanto da fare in questo settore, troppo ancora.
    Una bella e sentita poesia.
  • Dolce Sorriso il 16/03/2010 20:42
    molto vera e bellissima... brava
  • Anonimo il 16/03/2010 17:02
    Si, se vuoi puoi essere un gigante e combattere la violenza subita...
    bella Francy, grande denuncia...
  • Anonimo il 16/03/2010 16:12
    Vivere nella paura e non solo... con conseguenze psicologiche. Molto brava!
  • Anonimo il 16/03/2010 15:21
    Si, dispiega le ali amica e vola... a lui troppo basso e pesante non resterà che imprecare, a lui nessuno mai ha insegnato a volare.
    Magnifica denuncia Francesca, brava.
    Ciao, B. Roses.
  • Francesca La Torre il 16/03/2010 13:46
    È una grande vittoria vincere la paura di qualsiasi cosa, perche' vincerla significa scendere a patti con la vita e non soggiacere ad essa.
  • francesca cuccia il 16/03/2010 13:23
    Grazie a tutti amici, per i vostri commenti e comprensione per queste persone, un abbraccio e buona giornata.
  • Anonimo il 16/03/2010 13:18
    Soprattutto le donne sanno essere giganti di solidarietà tra loro, ma non odo orecchie attente a recepire questi discorsi!
  • karen tognini il 16/03/2010 12:53
    Un argomento.. molto attuale.. purtroppo...!
    Una bella poesia...
  • laura marchetti il 16/03/2010 11:43
    bravissima hai trattato un argomento difficile in maniera molto chiara e profonda, che risveglia il grido assopito dal pianto e dalla rassegnazione, sempre bravissima!
  • Antonietta Mennitti il 16/03/2010 11:17
    Molto ben descritta Francesca... Purtroppo questi avvenimenti sono piaghe di una società malsana, poichè chi maltratta ha per primo bisogno di cure. Anche se non dovrebbero mai succedere! Brava.
  • Fabrizio D'Orazio il 16/03/2010 11:02
    scusate se mi intrometto ma, loretta, dalla poesia mi era proprio sembrato che l'autrice avesse vissuto l'esperienza in modo parzialmente diretto (non verso di le, per fortuna).
    oltretutto mi sembra una bellissima descrizione tanto da non poter giudicare se fosse diretta o no, cosa importa?
    scusate l'intromissione e complimenti per l'opera
  • francesca cuccia il 16/03/2010 09:46
    Ti ringrazio cara Loretta, non giudico, non posso farlo io per prima so quanto è difficile affrontare le paure ed ancora lotto.
    Ho scritto questa poesia per vari motivi e situazioni viste e vissute, mia nonna li prendeva e spesso voleva che le facevo compagnia con la speranza di evitarsele, i miei occhi hanno visto spezzargli la schiena.
    Vicino casa mia c'era una donna che veniva massacrata, spesso andavamo io e mia madre ad aiutarla poco importava se ero piccola e vedevo cose che dovevo evitare, ho visto tanto, lo scrivo ma, senza mai giudicare, grazie un abbraccio si sempre forte e che Dio ti dia sempre più forza per riuscire...
    Francesca.
  • loretta margherita citarei il 16/03/2010 09:32
    cara francesca, apprezzo questa tua poesia, ma un conto vedere di fuori questa realtà ed un conto viverla, ho avuto questa esperienza, sono 20 anni che lotto per costruire strutture adatte per accogliere chi patisce in famiglia violenze, mi è diventata una missione, sò cosa significa avere il viso tumefatto, fuggire di casa, aspettare la notte nascosta sulle scale di un palazzo qualunque, per trovare infino il coraggio di presentarsi ai carabinieri e denunciare.