Ho trangugiato a gran bocconi
il gustoso tuo cuor farcito
l'ho triturato a piccoli minuzzoli
risparmiando solo la scorza
poi ho aperto la gabbia
per farti volare libera
in tal modo lentamente
nuova carne crescerà
nel tuo possente petto
a tal punto domani
o quando vorrò
lo corroderò con maggior nerbo
ogni qualvolta fame avrò
mi nutrirò al tuo banchetto
imbandito dal tuo nulla
il vuoto che ti circonda
e teneramente ti avvolge
impalati sull'altare
della mia infinita cupidigia
niente di più sapido esiste
che sorseggiare e pasteggiare
con il tuo cuor novello
piccolo impanato e croccante
perfetto cuoco sarò nel dosare
tutte le spezie bisognevoli
mezzo cucchiaio del tuo senno
una pugno della tua anima
che gusto cuore mio
rosolato e ben croccante
la mia lingua si spalmerà su te
e con il tuo cuore forgerò
un'anfora rossa dove sputerò
tutte le lacrime del mio spirito
e tutto questo
alla faccia della rima
corbellando la metrica
con mille sberleffi
allo stile e alla forma
mio riverito cuor di poeta