Il merlo dal becco giallo
becchetta, zampetta,
impettito come un gallo
tra i ciuffi d'erbetta.
Una briciola, un vermetto
il merlo, giulivo
saltellando gonfia il petto
sazio d'esser vivo.
Alza il capo il merlo nero
un trillo già sente
poi si ferma sul sentiero
e fischia dolcemente.
La compagna ormai l'aspetta
nel nascosto nido
corre il merlo in grande fretta
del suo amore al grido.
Corre, corre, il merlo ignaro
ma, dietro le foglie
d' un cespuglio, ecco uno sparo:
in pieno lo coglie.
Soddisfatto il cacciatore
pone nel carniere
ciò che ha ucciso con onore:
sangue e penne nere.