Dallo schermo bianco della finestra
la luce prepotentemente entra
come raggio laser
a ferire gli occhi
che bruciando rimangono a metà, piccoli schermi
fra il sonno e il risveglio
Il sogno sfuma e prepotente si delinea il giorno
la realtà, la vita
alla finestra ti aspetta
la voce metallica di una sveglia
spezza definitamente la linea del sonno
che si sconnette
il sogno come fantasma sopreso fugge,
a cercare la notte
Gli occhi restano socchiusi, feriti dal laser di luce
dallo schermo del sogno si aprono
a quello schermo bianco
la finestra, cinema, dove come tutti i giorni
si proietta la vita
un altro giorno da scrivere, da interpretare
un altro giorno
va a incominciare...