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Consiglio

Sii forte,
resistente come un viburno,
se dovesse investirti il gelo.

Fa del tuo volto una maschera,
impermeabile al vento obliquo del dolore
e non lasciarti investire dalle ombre vaste degli olmi,
ma avvita fortemente la tua anima
ai bagliori di luce,
all'estasi dei colori vibranti.

Presto l'helleborus torquatus adornerà i giardini,
fioriranno le robinie dai balconi inondati di sole
e ti parrà che il vento
solfeggi inni di speranza
da ascoltare in silenzio
mentre varcheranno le soglie dell'anima.

Non t'abbassare al livore,
forza!
Dai corpo ai tuoi sogni, debellerai gli ostacoli,
allora madrigali di quiete percorreranno parabole enormi
nelle tue vastità siderali,
che t'abbracceranno come a proteggerti, a preservarti.

Forza, incedi a passi lenti,
non fremere e pensa
che il tuo dolore non è un baratro senza via di fuga,
che c'è un Dio che consola.

Pensa che ci sono narcisi di speranza
tra le pieghe d'ogni sofferenza.

Tu li devi cogliere,
conservare.

 

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3 commenti:

  • denny red. il 23/03/2010 00:54
    speranza.. parola speranza!! cmq bella poesia brava!!
  • Anonimo il 17/03/2010 23:08
    Una poesia scorrevole, con una sequenza d'immagini e di colori che tendono a dare risalto e a richiamare l'attenzione del lettore sulla speranza.
  • loretta margherita citarei il 17/03/2010 17:09
    bell'inno di speranza piaciuta molto

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