mi alzo la notte ad ascoltare il tuo silenzio
il lento infrangersi dell'onda notturna
si scioglie in un mormorio indistinto
l'urlo della burrasca invernale
spezza la calma bonaccia autunnale
il vento sferza quel brullo scoglio
mentre in cielo un gabbiano volteggia solenne
ho dolce visione di un porto sicuro
delle mie amate sponde
mille bianche vele giocano gioiose
sul blu marino
la scia bianca di una barca veloce
il lento ire dei remi antichi
il marinaio sta fermo sull'uscio del suo solitario giaciglio
a guardar come un'arcano mistero
lo spazio immenso
del suo eterno compagno
fratelli in un solo pensiero
nel solcare le cristalline acque
nel guardar la vita scorrer da sola
lenta... veloce...
ed immensamente fugace