Non sapevo che l'amore rende ciechi, sordi e muti.
Non sapevo che queste catene mi avrebbero impedito di essere me stessa.
Non sapevo cosa avevo quindi non ho sofferto nel perderlo.
Non sapevo piangere fino ad ora.
Non sapevo cos'era il dolore fino a quando non l'ho visto riflesso negli occhi della mia carnefice.
Non sapevo cos'era la disperazione finché non l'ho vista riflessa negli occhi dello specchio.
Non sapevo quanto male potesse fare un coltello nella schiena.
Le mie ali squarciate dalla lama delle tue parole.
La mia bocca riempita di vino per non sapere più niente.
Le mie orecchie tappate da mani gentili per non farmi sentire le mie stesse urla.
Non sapevo cosa ho perso quindi non ho pianto per la sua scomparsa.
Ma ora ho riaperto gli occhi piena di terrore. Ora ricordo chi sono e che cosa volevo.
Ricordo ogni cosa che ho perduto, nell'oceano dell'illusione.
Nel mare dell'ipocrisia, affogo.
Non sapevo che amarti mi avrebbe ucciso.
Non sapevo che donarti il mio cuore mi avrebbe resa schiava.
Ora non mi resta che raccogliere le piume delle mie ali, ridotte in brandelli, e uscire da quella porta tornando al buio.
Al sicuro.
A casa.