Il ritmo macabro dei tamburi scandisce la notte.
Il cimitero affollato diventa un'angosciante pista da ballo.
Scheletri, vecchi involucri privati dell'anima, danzano.
Il ritmo macabro dei tamburi rimbomba in questa gelida notte.
Si aprono i sepolcri, è giunta l'ora di danzare, amici miei.
Scheletri, un tempo uomini, danzano ancora, come una volta.
Volti inespressivi si scambiano sorrisi cordiali.
Braccia morte si cingono le une con le altre.
Che triste spettacolo, potrebbe pensare qualcuno.
Ma io c'ero, ero là fra amici, amanti e parenti.
C'era gioia negli occhi bui della mia gente.
Il ritmo allegro dei tamburi squarcia la notte.
Volevamo solo danzare.
Volevamo solo vedere le stelle ancora una volta.
Volevamo solo parlarci a vicenda ancora una volta.
Ma quando ci siamo rincontrati non eravamo più gli stessi.
Solo ossa bianche prive dei tratti amichevoli che in vita ci hanno dato conforto.
Eppure, come una volta, siamo ancora in grado di danzare.
Lasciateci danzare, volteggiare nella notte amica.
Lasciateci in pace non vogliamo fare del male a nessuno.
Lasciateci danzare e fate ancora finta di non vedere il vostro riflesso in noi.