Nella monotonia cromatica di questa autostrada
m'appare all'improvviso un mosaico di colori,
magicamente attratto il mio sguardo se ne fugge
e sorvola l'incantevole spettacolo di fata primavera.
Abbracciato da un dolce profumo arresto la mia veloce corsa
abbandonandomi ai tempi naturali della nostra terra.
Nell'immortalità del pesco si immerge l'anima mia,
assaporando già il nettare dei suoi frutti
la mente si nutre di quel rosa,
così pallido da sembrar timidezza su gota di fanciulla.
Spazio, improvvisamente senza peso,
tra verdi colline, accarezzando mattutine primule,
allegri cespugli ritornano alla vita,
immacolati narcisi dondolanti mi salutano,
tenere violette, nate dall'idea di un giocoso elfo,
diventano araldi di questa primavera.
Con lo sguardo del ricordo
anch'io regalo ai mie pensieri una nuova fioritura
e mi tuffo tra fiori di ciliegio, tra meli in fiore e campi di papaveri.
Lentamente l'anima mia si riaccompagna al corpo,
e riprendo il mio cammino,
ma la mia scia ora è profumata.