Scioglie capelli
a fili di pioggia
il cielo ramato
imbrunisce
passioni in transito
su rive
che non hanno sponde
da ricavare tra seni di terra
nè evanescenze
da immaginare controluce.
Ha bocche di sabbia rossa
la sorgente imbavagliata
dei fiumi non trascorsi
nel calore dilatato
di un deserto di brace.
Non è luogo
il tempo in cui si muore...
e nello spazio immobile
di un abisso di carne
reste infissa la mia vertigine.