È gelo sulla pelle
la goccia che mi bagna
lenisce, per assurdo,
l'incenerita strada
che sola m'accompagna
fin dove luce vaga.
Vivo del cielo chiuso
la densa nube grigia
che ignora la potenza
del mare il fumo caldo.
Un frastagliato vuoto
che vuoto mai non è
di vetri stesi all'aria
negli occhi spruzzi d'alghe
copro d'antico scialle
le nude spalle bianche.