Ti seguo,
sulla scia delle perenni lacrime
respirando il sospiro
del tuo dolore stanco.
Scivolo
senza alcun timore
lungo il varco dischiuso
della tua impercettibile solitudine.
Io, volo
dentro l'angolo più intimo
della tua anima reclusa
come una piccola scintilla
insicura dentro l'ombra.
Lieve, accarezzo
con la punta della luce
le ferite del tuo cuore
e mi siedo sul silenzio
dietro al suo patire.
Con lui piango.
Indosso le sue piaghe.
Si volta il tuo sguardo sul mio viso
e subito mi torci un raggio di quiete
lo afferro con la mano
più saldo diventa il mio cammino.
Non ti seguo più a ridosso
ora, sei tu che mi sorreggi il passo.