Oggi mio caro uomo
Oggi mia cara donna
Siediti e pensa
Nacque già con la sua storia
Non venne meno a essa
Sapeva i nostri animi disfatti
E per questo ancor di più venne.
Anima.
Pura innocente.
Giusta.
Innamorata
Si condannò a pagare i miei e tuoi disfatti
Per amore.
I suoi chiodi
Non erano di acqua
erano di ferro e odio, penetravano il perfetto e gli recavano dolore.
Le spine accarezzavano il suo capo con schernimento.
Fino alla fine lo soggiogammo
Lui era la verità
Diceva<<Ti amo>>
E noi ridavamo
Moriva e noi incalzavamo.
Ogni osso non gli fu toccato
Perche ciò decise il padre.
La sua carne fu lacerata
Perche salvezza ci dava.
Quel sangue
Non aveva macchia
Puliva la mia e la tua anima.
Ti ama di un amore che nessuno saprà dare
Nessuno morirà per salvarti senza aver gloria in cambio
Lo beffeggiavano, feriva la sua vita, ma ti amava per questo lo faceva.
La sofferenza vestiva il suo corpo
La frusta riempiva le sue urla.
Pensa, pensa a quella croce
Poteva condannare me e te.
Figlio di Dio
Aveva immortali e potenti al suo potere
Eppure non annientò i suoi persecutori
Anche per loro moriva e pregava il padre di perdonare...
Perdonare la mia mano accusatrice, i miei occhi assetati di ingiustizia!
Ogni volta che imprechi, penetra quei chiodi.
Ogni volta che non credi righi quel volto di sangue.
Ogni volta che cadi lui ti ama di più..
E ora tu in questo giorno ricordi i suoi ultimi attimi
Gridi al mondo di fermarsi davanti
Al vittorioso
Colui cui la morte disse<< Mi arrendo!>>
Ora tu rimembri quel calvario e con amore adoperi il tuo danaro
Per dargli giusta pasqua... non per quello morì, non per quello!
Sotto quella croce tutti eravamo uniti e giuravamo
In cuore che sempre avremmo ricordato quel sacrificio.
Quel giuramento già puzzava di falso.
Eravamo tutti lì il terzo giorno.
Ammiravamo le sue spoglie vincere l'amaro DIO dello sceol...
Era il quarto giorno, quando vidi solo aria e polvere e del suo sacrificio
Solo il pianto del Padre!