Sapiente serpe
che strisci nascosta,
sorriso maligno
ti insinui infida
nei discorsi;
aspetti al varco
e poi attacchi.
Rigetti, rinfacci
vomiti addosso
il veleno che hai dentro,
l'aspro sapore
della tua essenza,
conscia del fatto
che non sia sana.
Quando l'attacco finisce,
liberata dal tuo male
ti senti serena, soddisfatta, pulita;
dietro di te
il cadavere di chi tranquillo
ti si era avvicinato e una mano allungato
e tu, sapientemente hai avvelenato.