Al primo banco,
ricordo, i tempi della scuola,
tu, in prima fila, attento,
tu, il più bravo.
Io dall'ultima fila ho sempre ammirato te, il tuo impegno,
la tua volontà, la tua sensibilità.
Ero segretamente attratta dal tuo sguardo,
intelligente e dolce, fingevo di copiare
era una scusa per starti vicino, per poterti respirare.
Lasciarmi il tuo quaderno per te era già donar qualcosa,
quando allora copiare, significava amare.
La vita oggi ti ha portato in vetta, quello che hai meritato
per il quale hai combattuto, la vita in cui tu hai creduto,
anche se troppo spesso la vita è uno sbarco sulla luna ed i meriti, ahimè
non sempre vanno a braccetto con la fortuna...
E dal passato a te, che ho avuto la fortuna di legger
su questo sito di poeti, tu promosso a pieni voti...
Tu, seduto in prima fila tra i più bravi, sempre loquace e attento
Ti dedico due righe... dimmi che sei contento.
Ironico, saggio, simpatico e divertente, in mezzo
alla deriva sei il mio salvagente!
Rivive con te un pezzetto del passato, il primo, in prima fila
sguardo dolce ed attento, io lo ritrovo in te...
dimmi che sei contento!