Di liquore zuccherato
quasi colmo un bicchierino
una mosca va sull'orlo
per succhiarne un sorsettino,
ma l'ardita la testina
sporge troppo e cade giù
batte l'ali, si dimena,
ma salvarsi non può più.
Svolazzando intorno al lume
una vispa farfallina
così dice all'annegata:
che golosa, che sciocchina!
Io più furba mi diverto
torno torno la fiammella,
so che scotta e non pavento
la sua luce è tanto bella.
Ma la stolta orgogliosetta
troppo presto si vantò
e la fulgida fiammella
l'ali fragili bruciò.
Dei difetti degli amici
non dobbiamo criticar
ché di nostri ne abbiam tanti,
ci dobbiam prima emendar.