Come potrei sperare in un destino migliore.
Come potrei credere che non sei tu la causa della mia dannazione.
Come potrei smettere di amarti.
Sono un essere inetto.
Sono un essere debole.
Sono un essere vuoto.
Sono un essere a cui non è stata concessa alcuna speranza.
Sono un essere a cui non verrà mai concessa la redenzione.
E tu crudele Angelo mi sorridi sadicamente.
Ridevi della tua fortuna.
Ridevi della mia disgrazia.
Io piangevo e tu ancora una volta con infinita crudeltà,
ridi guardando le mie lacrime che rigano il mio volto pallido.
Io tristemente, inesorabilmente schiava,
di un crudele Angelo travestito da dama innocente mi torturi,
mi evisceri di ogni cosa, ogni sentimento, ogni emozione.
Di me dopo il tuo passaggio non rimane più nulla.
Di me dopo il tuo passaggio non rimane altro che un cuore incenerito e inaridito.
Terram. Terrae. Cinerem. Cineri. Pulverem. Pulveri.
Ma per me non esiste riposo, non esiste la pace eterna.
Io sono condannata a restare tua per sempre.