<< Nuovamente vi giunge
la mia voce... >>;
rimbombò quel lontano
diciotto settembre del
millenovecentoquarantatre
il detto mussoliniano -stanco
magro- al microfono di Radio Monaco
come un re -leone- allontanato
dalla mandria e riaccolto dal regnante
non leale e non adiacente foresta.
Nel lago di Gargnano, c'era
Villa Feltrinelli - dimora
temporanea del duce-
sofferente angoscioso
melanconico ansioso
lettore di testi platonici
non più valente nel
compiere empietà come
ancora prima.
L'ex segretario del Partito
Socialista aveva sognato
un'Italia fascista, ma i sogni
son sogni- la notte ci insegna
che noi umani viviamo di incubi,
egli li respirò fino all'abisso trionfante
di nero.
<<L'Italia è come
un ubriaco che ha perso
completamente il senso
dell'orientamento>>. E
chiuse gli occhi - ebbro di
vergogna e umiliazione
il duce non seppe che fare
consapevole che il privilegio
fu donato dal Teutonischen Bösewicht
-assassino dell'italiana patria.
Nacque la Repubblica
Sociale Italiana - ninnola
dirigenza in un paese senza
anima con un Duce che
equivaleva al nuovo fascismo,
il neofascismo al tradizionale
squadrismo - rivoluzionario del
nulla rivoluzionario della violenza
del finto socialismo che stringe la mano
del capitalismo e del nazismo, ah!