Prigionieri della ragione,
vi osservo disgustata.
Un grigio doppiopetto
stringe la vostra mera esistenza,
sorrido mentre provate a snodare
il cappio che solitari
vi siete legati al collo.
Nessuna salvezza vi attende,
ne ora ne mai
e mentre il tempo corre
le vostre certezze evaporano.
Potete sbottonarvi dei vostri tabù,
ma voi preferite la vostra galera
e cosi sia.