Ricordo
qualche anno fa,
un sabato Santo,
plumbeo era il cielo,
come plumbea era
la desolazione,
di un uomo,
accasciato su un marciapiede.
A lui mi avvicinai
per porgere aiuto.
"sono uscito di prigione
da poco, sono due giorni
che non mangio"
così mi disse.
Ironia della sorte,
si trovava vicino
ad un ristorante,
la gente
entrava a desinare,
verso lui, indifferente.
Chiamai un ' ambulanza,
lo accompagnai in ospedale.
Ricordo che a quei tempi,
ero disoccupata,
non avevo molti soldi,
così andai al Tempio,
chiesi ad alcuni sacerdoti
di adoperarsi
per quel fratello sofferente.
Mi fu risposto,
che nulla potevano fare,
la messa di mezzanotte
dovevano allestire,
Cristo Risorto
dovevano pregare.
Fu per amore di Cristo,
fedele al suo insegnamento
di non dovere,
gli altri giudicare,
che non puntai
il dito verso costoro.
Amareggiata dalla loro
indifferenza,
li benedii invece,
perché quella notte,
tornata in ospedale,
tenendo la mano
di quel fratello
da tutti abbandonato
scoprii,
la vera gioia
nel Dio risorto.