È durato anche troppo
questo inverno.
In un bozzolo di indifferenza e lana,
avvolto da coperte di timori,
e sciarpe di cautela al collo per proteggere
la mia gola fragile
da verità scomode,
in una casa fredda con poche luci accese,
un fuoco spento, e porte chiuse,
smetto di negare l'evidenza.
M'affaccio alla finestra chiusa,
vedo la neve sciogliersi
sotto un sole timido.
Il suolo umido risveglia e regge stanchi alberi,
il giorno chiaro m'invita a sopravvivere,
non posso impedirmi di sorridere,
e fregarmene.
Mi spoglio dei maglioni e dei cappelli,
e di strati di limitazioni,
che stupidamente mi ero imposto
senza accorgermene.
Ignoro i brividi, m'accosto alla maniglia,
rido del vento che mi taglia.
Chiudo gli occhi, e sono qui.
È durato anche troppo
questo inverno.