O sante Muse,
ve ne faccio scuse
se invece che di darvi la parola,
stavolta vi darò una muse-ruola!
Ma se io fossi Giove
- non ci piove! -
vi taglierei la lingua a tutt'e nove!
La mia morosa
ha le guance rosa
e l'iridi, negli occhi, così chiare
"che gl'occhi non l'ardiscon di guardare".
E un labbro così adorno
torno torno
se solo... non parlasse tutto il giorno!
Per i suoi seni
prorompenti e pieni,
direi, al contrario, di vedere tutto
con gli occhi ricoperti dal prosciutto!
Ma basta che mi fa
"Vuoi farti in là?"
... e tutta la mia fame se ne va.
Sulle sue forme
con dispetto enorme
di chi in curva decelera o s'arresta,
io invece vado sempre sulla sesta.
Ma se la tocco appena
le mi frena
con tutti i suoi lamenti da... Sirena.
Quando la coscia
mostra la caloscia,
per fare la Signora d'alta classe,
io invece ammiro le sue classi basse!
Ma poi fa l'erre moscia
e mi s'ammoscia
fin l'ultimo sospiro di deboscia.
Il fondoschiena
è una luna piena.
E anch'io, Rolando, ho spesso la sfortuna
di perderci la testa, sulla luna.
Ma non appena ingrifo
l'Ippogrìfo,
lei dice che da dietro le fa schifo!
Tecnologia,
per comoda che sia,
se grazie a te la vita si migliora,
perchè, perchè non hai inventato ancora
un bel telecomando
che, pigiando,
le ammutolisca un po', di quando in quando?