Di quel vetro bianco
Che silenzioso abbraccia le più lontane brughiere
Ne rimane un freddo cigolio
Di quando fiocco a fiocco
Sporco di sangue
Piange
Come una mano pallida di notte
pare accarezzare la luna
Con il suo tocco gelato
Scendendo lacrime dalle stelle
Così la neve di notte piange
Soffocando fiori e campi
Ed è vittima
Del lamento di boccioli novelli
Di pettirossi affamati
E del cuore di un bimbo
Quando è triste
Perché occhi non vedon più color
Così etereo.