Ama.
Lascia che la diga ceda,
tracimi sotto la spinta dei flutti
e rivoli di te inondino le valli altrui.
Sii la fertile onda di piena
che concede la vita ai campi.
Lasciati amare.
Lascia che le mura crollino,
espugnate da chi ti s'offre in dono,
e smascherane la finta armatura.
Libera la tua città assediata
da troppi insensati timori.
Lascia che chi ami ami.
Lascia che il vento sfiori
stami e corolle dei tuoi tulipani
e disgreghi le loro prigioni di vetro.
Apri le gabbie di chi vuole volare
perché al ritorno ti racconterà il cielo.