non profumi,
mi deludi.
ma non puoi,
ti ho annusato, odorato,
risucchiato,
dei tuoi odori privato.
in mancaza di ebrezza,
unico veleno che resta.
Di lamponi, mare o tempesta,
che sia amaro o insapore,
che nutra il mio dolore!
dolce in vena e dentro al cuore,
drogami del tuo amore.
e in un calice servito,
di peccati riempito,
quale onore "sapere"
nel vero senso del sapore,
di te!
conoscere il tuo oceano d'argento sbiadito,
diventi pallido, forse t' uccido?
ora muori, vivi e muori,
non per essere cattiva,
a me piace questa sfida,
coglier goccia della tua goccia,
singolare essenza,
inbottigliarla con prudenza,
nel più arcaico dei sapori,
respirare la tua aroma,
bruciarla poi nel vento,
per rievocarla nel tempo.
ancora
per ora
ancora,
fortunatamente il mio cuore odora.