Nell’ ombreggiare chiaro scuro
Del tuo viso disperato
Nella notte che dipinge
La dolce luna argentea sui pini
E nel dorato del suo alone
Si oscura la tua follia
Accatasti quadri malfatti
Traendo spunto per un nuovo lavoro
Ma non ti piace quell’occhio d’azzurro macchiato
Non ti piace rivedere lo stesso soggetto
E la nausea che stringe
Stomaco di pittrice
È il tormento che addormenta
Giovane artista
Sei ormai stanca e insoddisfatta
Piangi lacrime sui tuoi telai
E nel grigiore sbiadito di mezzanotte
Dai alla luce il più bello dei tuoi bambini
Sciogliendosi l’occhio spesso ripetuto
Scorgi lacrime cristalline
Bianche e mattutine
All’alba di giovedì
Sul tuo telo
Un quadro completo
Fatto di pianto umano e sincero.