Si odono tra i vicoli gli schiamazzi
dei bambini la mente annebbiata
si sforza di ricordare il linguaggio
colorito di liti abbozzate.
Si rincorrono svincolano scivolano
come anguille tra una melma di persone
che si perdono in discorsi insipidi
sbottano ti maledicono gli sberleffi
scherni infantili erano la nostra
logica di vita sogni che ancora
oggi si riflettono nell’intelletto.
Oggi i bimbi non giocano più
ti setacciano con sguardo distratto
vivono la realtà frustante dei loro procreatori
i nostri cuori sono diventati dei copertoni
abbiamo raschiato i colori.
Soli davanti ad uno schermo freddo,
il suono ripetitivo di un oggetto è la densità
dei loro giorni.
Sono attimi… sogni mai vissuti.