Mascherarsi davanti agli uomini,
ombre che incedono,
per sprofondare in una vasca da bagno
colma d'acqua e sangue.
Un tremore e un grido.
Per la vita.
Per la Poesia dei dispiaceri.
Molto lontano,
cogliere dei lamenti.
Sinfonica melodia!
Poi, il singhiozzo,
veloce come un pensiero.
E, con cadenza ritmica,
dondolare i piedi
da un punto all'altro,
come un impiccato,
per intonare un Poema di ricordi.
L'occhio lascia sfuggire una lacrima.
È l'ora della paura.
Nella notte, forse, l'Abisso.