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L'angoscia dell'abisso

Mascherarsi davanti agli uomini,
ombre che incedono,
per sprofondare in una vasca da bagno
colma d'acqua e sangue.

Un tremore e un grido.
Per la vita.
Per la Poesia dei dispiaceri.

Molto lontano,
cogliere dei lamenti.
Sinfonica melodia!
Poi, il singhiozzo,
veloce come un pensiero.

E, con cadenza ritmica,
dondolare i piedi
da un punto all'altro,
come un impiccato,
per intonare un Poema di ricordi.

L'occhio lascia sfuggire una lacrima.
È l'ora della paura.

Nella notte, forse, l'Abisso.

 

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3 commenti:

  • DOMENICO FRUSTAGLI il 22/10/2011 23:49
    Poesia molto triste... comunque bella.
    Un cordiale saluto.
  • Giusy Grasso il 11/09/2010 00:55
    molto triste, profonda, vera ma credimi, è nei momenti più bui che riconosciamo la nostra vera forza. Un abbraccio.
  • Salvatore Cipriano il 29/08/2010 13:14
    La paura, la tristezza, il fallimento, la solitudine sono queste cose l'abisso in noi Antonio, in tutti noi. Ma dall'abisso con ali infuocate di Fenice è possibile risorgere.

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