Stavamo insieme, felici sorridenti,
a goderci la vita,
il più bel dono mai ricevuto da sempre,
passare ogni giorno con la persona che amiamo,
con i familiari,
con gli amici a scherzare, a ridere e a correre,
prima piccoli, poi ragazzi, e la mente
si espandeva, capivo la realtà,
e da quì capivo che non potevo più vivere,
la vita... quanto dolore...
ora te ne sei andata, vita allegra.
Scappa l'allegria, scappa la felicità, scappa l'emozione di stare tutti uniti...
sembra un lungo treno,
dove il passato sale dentro,
per andare verso il sole... e noi verso il sole non possiamo guardare, ci facciamo male agli occhi.
Prima piangevo... per ogni cosa si piangeva,
le botte della mamma, i litigi con gli amici quando restavamo per giorni litigati a non vederci e non uscire da casa.
Ora capisco che piangevo per cose semplici e stupide.
Ora che capisco purtroppo tanto, non posso più piangere...
non si può piangere per una persona che non c'è più, non si può piangere per un amore spezzato, non posso piangere perché mi manca la vita di un tempo, quand'ero ragazzino, felice e spensierato...
e ora ho capito che in ogni lacrima c'è una persona, se piango, il ricordo di quella persona se ne và... e resto solo.
Ormai non piango da tempo... piango solo per poter dormire, piango solo per distrarmi dalla realtà, piango solo per non ricordare i miei problemi e questi dannati pensieri tristi che mi passano per la testa...
Io posso cambiare,
ritorno a ridere, ritorno a correre e a gridare,
solo se la società è disposta insieme a me a fare altrettanto,
basta essere comandati mentalmente da ogni messaggio stupido che ci danno, cerchiamo di capire e di alzarci dalle nostre stupide sedie.
Dobbiamo vivere veramente e godere noi stessi e tutto quello che abbiamo.