Un raggio di sole
ha bucato il vetro della finestra.
Appoggio il mio viso,
chiudo gli occhi in quel dolce tepore,
mi appoggio ad un dolce ricordo,
che mi esce dal cuore.
E quel raggio di sole diventa carezza,
una mano sui capelli e sul viso,
di mia madre, il sorriso.
Quando camminarti accanto era una gara,
eravamo in quattro,
tutti volevamo afferrarla per prima,
tutti stare al tuo fianco.
Quella mano per tutta la vita,
fino a quando quella mano
si è aggrappata a quel Cielo.
La tua mano, che rimboccava le coperte la sera
e si fermava lieve carezza sulla fronte.
E da timida e impaurita
diventavo coraggiosa,
averti vicino da un sogno, una voce,
la tua ninna nanna,
mia madre si chiamava Rosanna...
Un messaggio, ti ho lasciato, sul cuscino,
insieme a una rosa:
"E quando sarà sera non avremo più paura,
perché ci sarai tu, sempre presente e sicura,
a rimboccare le coperte, come allora,
aspettando a braccia aperte, ancora,
con quel tuo grande cuore e quel tuo grande amore"
Quel raggio di sole si è già allontanato,
il tempo di un breve ricordo,
che, nel cuor, si è di nuovo posato.