Il Silenzio accompagnava
il nostro incedere:
il silenzio del Pianto,
della Fame, del Dolore
e mentre morivamo
tutt’intorno era Silenzio
gli occhi vedevano,
le orecchie sentivano
ma le bocche tacevano.
Quel Silenzio è l’arma
che ci ha uccisi.
Quel silenzio purtroppo grida! Ripensavo ai bambini dei lager leggendo la tua splendida e toccante poesia. il mio cuore li porta tutti dentro, anche se non li ho mai conosciuti.
L'indifferenza e la bramosia di potere tolgono anima e coscienza all'uomo. È una poesia di una bellezza unica, hai reso l'idea del silenzio che urla come un animale ferito. Simona.
A rileggerti