Tu non lo sai,
il profumo del mare schizzato fuori dal mare,
tu non la sai la sofferenza
che attanaglia ognuna di queste persone,
col cuore in mano.
Tu non puoi capire.
Tu non lo sai, il bisogno
che ho di questo sole,
che può bruciarti ma che almeno c'è.
Tu non puoi capire.
Tu non le sai, le urla dei gabbiani,
e schiaffi di mare grigio di temporale,
e il vento che ti parla di storie d'oltremare,
puoi solo immaginare che a qualcuno,
là di fronte viene narrata la tua, di storia.
Ma non puoi capire.
Tu non lo sai, fratello,
quanto mi manca questa Città,
da cui si fugge per andar via e si corre per ritornarci,
dove la gente è selvaggia ed elegante,
come case di pietra di fronte al fine teatro.
Come il mio sangue, dentro il mio cuore.
Tu non puoi capire...